Carissimi,
ecco a voi le linee programmatiche per quest’anno associativo.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi". "L'essenziale e' invisibile agli occhi", ripete' il piccolo principe, per ricordarselo. (Antoine de Saint-Eupéry - Il Piccolo Principe)
Si può facilmente sostenere che la vista sia, tra i sensi dell’uomo, il più importante per la nostra vita di relazione. Anche nell’esperienza di questi mesi di pandemia gli sguardi “oltre la mascherina” sono stati un modo fondamentale per esprimere quello che le mani (e talvolta nemmeno le parole) potevano trasmettere.
Eppure, come sanno bene i prestigiatori, i pubblicitari e gli oculisti, lo sguardo può facilmente essere ingannato - nell’interpretare ciò che i nostri occhi vedono siamo influenzati da aspettative, precomprensioni ed esperienze precedenti, vediamo attraverso ciò che la nostra mente ed il nostro cuore contengono. Cosa vedono gli sguardi “fissi” dei compaesani di Gesù nella sinagoga di Nazareth? Il figlio del falegname, l’uomo con cui sono cresciuti, il parente di cui sanno già tutto. E nel guardare all’anno che ci aspetta.. noi cosa vediamo? Di che cosa ci accorgiamo e che cosa siamo in grado di riconoscere? Sarebbe davvero un peccato non riuscire a “vedere con il cuore” l’essenziale celato nella vita delle nostre comunità, i punti di rottura che si sono venuti a creare nella nostra quotidianità ed i germogli nascosti
nelle tante esperienze di gruppo.
La presidenza diocesana